Semi di girasole.

Feb 5, 2017 2017-02-05T00:00:00+02:00 by Henry Triplette
1 min

Immagina una stanza. Immagina una stanza, ma questa volta immaginala enorme.

Una cattedrale moderna, luogo di culto dell’ingegno, spogliato d’ogni orpello e ornamento.

Pareti di cemento, travi d’acciaio. Sotto le luci elettriche il pavimento ha lo stesso colore d’un televisore sintonizzato su un canale morto.

Vieni con me, avvicinati.

La camera scende, un movimento lento e fluido si conclude su un primo piano del pavimento.

Metti a fuoco.

Quelli che da lontano sembravano puntolini bianchi e neri si rivelano essere semi. Semi di girasole. Centinaia, migliaia, sparsi sul pavimento a formare un tappeto compatto.

Allunghi la mano, ne sollevi uno.

Freddo al tatto, lucido. E stranamente pesante.

Lo osservi meglio.

Ti rendi conto che non è un vero seme, ma una riproduzione.

Davanti a te milioni di piccole sculture di porcellana coprono l’impiantito dell’intera stanza.

Ognuna modellata, cotta e dipinta a mano.

Un lavoro che per anni ha richiesto gli sforzi congiunti degli artigiani d’un intera cittadina, Jingdezhen.

Un opera che ora si stende davanti a te, placida in apparenza come le acque dello Yangtze, sconfinata.

Ai Weiwei - Sunflower Seeds

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