Come un bel gatto, forte, si arroga il diritto d’essere fiero, così Tu, d’ogni piacere araldo, canti nel lampo rosso dei tuoi capelli la bellezza della vita.
Bellezza terrena e per questo più divina, a spregio di quella famiglia che arrossendo di vergogna ti vorrebbe nascosta al mondo.
Ma viva, piena di mistero, profonda come le ombre dei ghiacciai, sottile come i sorrisi dei cospiratori, umili quella sorte maledetta che nascosta ti vorrebbe.